Vincent Van Gogh (1853-1891) | ||||||||||
Nasce nel 1853 a Groot Zundert in Olanda ed è figlio di un pastore protestante. Nel 1868 lascia gli studi. L’anno seguente parte per l’Aja per fare il commesso nella succursale di una casa d’arte francese, poi viene trasferito a Bruxelles, Londra e Parigi. Nel 1877 si trasferisce ad Amsterdam dove studia per essere ammesso alla facoltà di Teologia, senza successo. Nel 1878 soggiorna per tre mesi vicino a Bruxelles presso una scuola di evangelizzazione. Al termine dei corsi non viene giudicato idoneo, ma gli viene affidato un incarico temporaneo come evangelista laico nel paesino di una regione mineraria. L’incarico non gli viene però rinnovato e, sconvolto da questo provvedimento, si trasferisce a Cuesmes, dove fa il predicatore. I suoi soggiorni presso le comunità di minatori sono documentati da una corposa serie di disegni. Nell’ottobre 1880, deciso a diventare pittore, si trasferisce a Bruxelles, dove studia anatomia e disegno prospettico. Alla fine dell’anno parte per l’Aja. Esegue i primi dipinti ad olio con nature morte e acquerelli con figure dal vero. Nel 1883 parte per la Drenthe dove dipinge paesaggi e contadini. Alla fine dell’anno raggiunge la famiglia a Nuenen, dove resterà per quasi due anni, lavorando con grande entusiasmo. Tra il 1885 e il 1886 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Anversa dove studia Rubens e colleziona stampe giapponesi. Nello stesso anno si reca a Parigi dal fratello Theo dove rimarrà fino al febbraio 1888. Lì incontra Toulouse-Lautrec, Emile Bernard e gli amici impressionisti del fratello Theo, Signac, Pissarro e Gauguin. Da quel periodo la sua pittura diventa più luminosa grazie ai colori puri che stende con pennellate corpose che costruiscono le forme. Nel febbraio 1888 lascia Parigi per Arles, dove alla fine dell’anno lo raggiunge Gauguin. La convivenza durerà poco tempo e sfocerà in una furibonda lite, il 23 dicembre 1888, in seguito alla quale Van Gogh si taglia il lobo dell’orecchio sinistro. Dopo un breve internamento in ospedale, nel maggio 1889, il pittore decide di lasciare Arles per Saint-Rémy, dove si fa ricoverare nel locale istituto per alienati. Anche in ospedale continua a lavorare alacremente, e le sue opere cominciano a ricevere i primi apprezzamenti. Nel 1890 parte per Parigi, dove rimane solo tre giorni, e raggiunge quindi Auvers-sur-Oise, dove il dottor Gachet lo prende in cura. Qui Vincent si spara e muore due giorni dopo senza aver perso mai conoscenza.
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