Il MART a Rovereto |
foto di M. Fogliarini 2004 - 08
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Il MART di Rovereto, inaugurato il 15 dicembre 2002, è stato progettato dall’architetto ticinese Mario Botta in collaborazione con l’ingegnere roveretano Giulio Andreolli.
Questo grande complesso architettonico è la sede principale del MART, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto nato nel 1987 come ente autonomo della Provincia Autonoma di Trento, che si avvale di tre sedi espositive. Le altre due sedi sono: il Palazzo rinascimentale delle Albere a Trento e il Museo Fortunato Depero a Rovereto.
A Rovereto il MART si sviluppa su un'area arretrata rispetto al fronte strada dietro due palazzi settecenteschi, il palazzo dell'Annona oggi sede della biblioteca civica e palazzo Alberti, coi quali armonizza il rivestimento dell'edificio in pietra gialla di Vicenza. La nuova struttura lascia inalterata l’unità stilistica dei due palazzi che si affacciano lungo Corso Bettini e nascondono l'ampiezza della piazza d'accesso del museo.
La costruzione dell'edificio, che si sviluppa nell'area compresa tra Corso Bettini e la retrostante zona collinare, ha comportato uno sbancamento di terreno e la costruzione di paratie in cemento armato alte circa 22 metri, trattenute da tiranti d’acciaio.
Lo spazio che separa i due palazzi è diventato un largo corridoio d'accesso alla piazza circolare dalla quale si entra nel Museo e che, fino a poco tempo fa, ha costituito lo scenario ideale per le sculture di Mimmo Paladino in pietra gialla di Vicenza.
La cupola di vetro e acciaio che ricopre la piazza ha una superficie di 1300 mq., un’altezza di 25 m., un diametro di 40 m. ed è forata in corrispondenza della fontana posta al centro della piazza. Questa cupola è frutto di particolari studi statici in quanto priva di una capriata in coincidenza con l’area pedonale d’accesso al Museo.
La struttura del museo si articola su quattro piani.
Al piano terra si trovano la reception, l’area informativa, il book-shop, la caffetteria, la sala conferenze e il guardaroba.
Al piano interrato, al quale si accede dal piano terra, sono collocati l’Archivio del ’900 e la Biblioteca.
Al primo piano ci sono le aree dedicate all’attività espositiva temporanea, la sezione didattica, gli uffici.
Al secondo piano una passerella di vetro e acciaio conduce ad un’area di circa 3800 mq.: è la sede della collezione permanente del museo, organizzata in due ampi settori. Il piano è illuminato da 183 lucernari che diffondono la luminosità naturale con un articolato sistema per guidare e modulare la luce.
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