omaggio a Cesi Amoretti |
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foto M. Fogliarini 2008-09 |
La mostra retrospettiva di Cesi Amoretti dal titolo “Cercando la luce” a cura di Fulvio Cervini e Giancarlo Manco ha avuto luogo nella sede di Villa Boselli ad Arma di Taggia (IM) dal 13 dicembre 2008 al 31 gennaio 2009, nell’ambito delle manifestazioni “Arte in Villa”.
In quell’occasione ho potuto fotografare le opere che presento nella sezione del mio sito che dedico alla memoria di questa importante artista mia conterranea.
Cesi Amoretti nasce nel 1929 a Sanremo (IM) dove vive per tutta la vita a eccezione di un periodo, dal 1950 al 1958, in cui si trasferisce e vive a Milano. L’opera di Cesi si colloca inizialmente nell’ambito di una neofigurazione orientata verso la scomposizione geometrica degli elementi naturali, per poi accostarsi alla pittura gestuale.
Dopo l’incontro con Antonio Calderara e Michel Seuphor, Cesi trova la propria dimensione congeniale e originale in un astrattismo dalla decisa connotazione minimalista in cui protagoniste delle sue composizioni diventano le figure elementari, cerchi e quadrati, appena percorse da essenziali segni grafici.
Nei tardi anni settanta abbandona le grandi campiture omogenee per una più sfaccettata trama di strutture ortogonali aperte che favoriscono nuove aggregazioni di figure. È in questo periodo che la luce assume un’importanza crescente nella definizione delle forme e il suo astrattismo acquista una sempre più crescente inclinazione lirica. Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, Cesi si dedica alla grafica e ai suoi “libri d’artista”. Dal 1977 al 1985 si impegna anche in alcune performances. Verso la fine degli anni ottanta passa dalle “percezioni minime” alle “percezioni intime”, ovvero “mediterranee” che caratterizzano la produzione degli ultimi anni in cui la geometria diventa sistema di rifrazione della luce, diurna o notturna, e in cui sono presenti allusioni alla natura atmosferica, marittima o celeste
Cesi Amoretti muore prematuramente a Sanremo nel 1997. |
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